VERUCCHIO, USIC: “CHIARIRE NORME VIGENTI SU LEGITTIMA DIFESA”
L'iscrizione del comandante della Stazione dei Carabinieri di Verucchio nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa che – da quanto appreso dalle cronache – è un atto dovuto da parte della magistratura, rappresenta un episodio che deve invitare alla riflessione e al dialogo. È un richiamo alla necessità di chiarire le norme vigenti riguardanti la legittima difesa, garantendo un giusto equilibrio tra la protezione degli operatori di polizia e la salvaguardia dei diritti fondamentali di ogni cittadino. In un sistema giuridico che si basa sulla presunzione di innocenza è essenziale non affrettare giudizi, ma piuttosto osservare con attenzione l'andamento delle indagini, auspicando che esse possano contribuire a una maggiore comprensione e definizione delle dinamiche legate alla legittima difesa nel nostro Paese. Purtroppo, le nostre denunce sul riconoscimento di collegare alla legittima difesa una effettiva tutela legale sono state inascoltate per far posto ad una soluzione Governativa inefficace (vedi Decreto Sicurezza). Questo comporta che l’operatore di sicurezza, oltre ad aver fatto il proprio dovere, deve obbligatoriamente attingere a proprie risorse economiche per potersi tutelare poiché le attuali norme non garantiscono diversamente”. Lo dichiara, in una nota, Antonio Tarallo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).