TFS, USIC: “MELONI INTERVENGA SU NEFASTO PROVVEDIMENTO”
"TFS, USIC: MELONI INTERVENGA SU NEFASTO PROVVEDIMENTO”
"La suprema Corte Costituzionale, con sentenza 130/2023, si è espressa in merito al giudizio di illegittimità costituzionale relativa al pagamento dilazionato, da parte dell’INPS, del Tfs ai dipendenti pubblici e quindi anche al personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate. Sostanzialmente, pur non entrando nel merito della decisione, ha rinviato al Governo i relativi provvedimenti da adottare per eliminare questo vulnus. In tempi di crisi economica, e stante la temporaneità del periodo, l’allora Governo impose un blocco del tetto salariale, risoltosi definitivamente nel 2015/2016. Solo l’erogazione del TFS ai dipendenti delle FF.PP e delle FF.AA non ha subito variazioni e l’INPS ha continuato ad erogarlo con le regole del blocco del tetto salariale. Per tali motivi è stata interessata la Corte Costituzionale affinché ne definisse l’incostituzionalità del provvedimento adottato, ma nel suo intervento ha di fatto rinviato la decisione al Governo in quanto all’epoca originatore della norma. Per tali motivi, l’unione Sindacale Italiana Carabinieri chiede l’autorevole intervento del Presidente del Consiglio, all’epoca Ministro del Governo Berlusconi e quindi sostenitrice di questa assurda norma, affinché questa situazione possa essere definita in tempi brevi, anche sulla scorta delle dichiarazioni dell’ex presidente dell’INPS Tridico che, in un suo intervento, ha riferito che l’Istituto in caso di ripristino originario del pagamento del Tfs, non subirebbe alcun danno avendo un attivo di cassa di oltre 8 miliardi di euro. Signor Presidente del Consiglio, questa sentenza le dà la possibilità di intervenire per risolvere quel nefasto provvedimento. E sarebbe grave se lei non cogliesse l’occasione per riconoscere i giusti diritti al personale in divisa all’atto del congelamento dal servizio attivo”. Lo dichiara Antonio Tarallo, Segretario Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC)."