Area equità di genere
Cos’è l’Area Equità di Genere
L’equità non è una concessione, ma un diritto, un dovere e una responsabilità collettiva. Nel nostro lavoro di Carabinieri, svolto con dedizione da persone al servizio del Paese, affrontiamo quotidianamente sfide che, pur non facendo distinzioni di genere, possono avere un impatto diverso sulle nostre vite, in base alle differenti situazioni personali, familiari, sociali e culturali.
L’Area Equità di Genere di USIC si occupa anche di pari opportunità, con l’intento di dare risposte concrete alle reali esigenze delle persone.
Diciamo “anche pari opportunità” proprio perché il nostro interesse non è rivolto esclusivamente alle donne, ma a tutte quelle persone che, per contesti familiari, orientamenti, condizioni di salute, provenienza culturale o altro, vedono limitata la piena fruizione dei propri diritti all’interno dell’Arma e nel contesto sociale più ampio.
Crediamo in un principio semplice ma rivoluzionario: garantire a tutti l’accesso alle stesse possibilità, partendo dalle loro condizioni reali.
Solo così si può costruire una professionalità dell’Arma più solida e duratura, fondata su rapporti interni più equilibrati e autentici.
L’Area Equità di Genere lavorerà per rendere questi principi una realtà: ascoltando chi ha bisogno, proteggendo chi rischia di diventare invisibile, cercando soluzioni concrete.
I nostri valori guida
Giustizia, Equità, Inclusione.
Supportiamo le donne, i papà single, le famiglie omogenitoriali, le persone con disabilità, chi fatica a conciliare lavoro e vita privata, chiunque si senta escluso o incompreso.mIl nostro impegno è che nessuno resti indietro. Ascoltiamo liberi da pregiudizi, valorizzando l’unicità dell’individuo, senza ridurlo a una semplice categoria. La forza dell’Arma risiede anche nella diversità delle persone che la compongono: è una ricchezza, un valore aggiunto.
Il nostro impegno
Promuovere politiche sindacali che rendano l’ambiente lavorativo più flessibile, accogliente e sostenibile per tutte le persone, garantendo un giusto equilibrio tra professione e vita privata. Questo significa: congedo parentale, gestione dei turni, formazione e dinamiche inclusive.
Parlare di equità all’interno di un corpo militare è un atto di serietà e coraggio istituzionale, ma anche un’espressione di giustizia e, soprattutto, di responsabilità verso l’altro.
La tutela del personale passa anche dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle differenze.
Promuovere l’equità di genere è quindi un dovere, a beneficio di chi ha scelto di iscriversi a USIC, per migliorare la qualità della vita e rendere i luoghi di lavoro più sereni, abitati da persone più consapevoli, più libere, più tutelate.
Tutelare i diritti e proteggere le persone da ogni forma di discriminazione è esattamente ciò che siamo chiamati a fare come Carabinieri.
Parità di genere, pari opportunità ed equità di genere sono termini spesso usati come sinonimi, ma hanno significati distinti:
- Parità di genere = uguaglianza formale tra uomini e donne, nei diritti e nei doveri;
- Pari opportunità = accesso equo a risorse e possibilità, senza ostacoli o discriminazioni;
- Equità di genere = riconoscimento delle differenze di partenza e interventi concreti per colmare squilibri strutturali.
In altre parole, non basta trattare tutti allo stesso modo.
Serve riconoscere che le condizioni di partenza non sono uguali per tutti e che, per garantire vera giustizia, occorrono strumenti e percorsi differenziati.
In quest’ottica, USIC si impegna a:
- ascoltare e supportare le esigenze del personale, valorizzando esperienze e vissuti differenti;
- monitorare e segnalare ogni forma di discriminazione, agendo con tempestività;
- collaborare con esperti, associazioni e professionisti della formazione;
- sviluppare percorsi di sensibilizzazione interna, rivolti in particolare ai dirigenti sindacali;
- offrire supporto legale e morale in caso di episodi di sessismo, esclusione o trattamento non equo;
- utilizzare i canali di comunicazione per diffondere consapevolezza e cultura dell’equità.
La conciliazione tra vita familiare e professionale ne è un esempio concreto. Spesso pesa in modo sproporzionato sulle donne, ma rappresenta una difficoltà reale anche per molti colleghi, specie quando entrambi i coniugi sono militari o vivono lontano dai familiari.
L’equità serve a tutti. Sempre.
Questo progetto dev’essere un impegno condiviso, perché l’obiettivo non è migliorare le condizioni di una sola parte del personale, ma dell’intera comunità.
USIC ha già al proprio interno un Dipartimento Pari Opportunità, coordinato dalla Consigliera Nazionale Gina Perotti: un presidio importante, tanto più in un contesto dove le donne nell’Arma – presenti da appena 25 anni – rappresentano ancora meno del 7% del totale. Una minoranza numerica che va ascoltata e sostenuta con strumenti mirati.
USIC, quindi, vuole lanciare un messaggio forte:
siamo un sindacato fatto da persone consapevoli e pronte a migliorare le cose.
Contattaci
Gina Perotti
Tel: 333 22.39.694
Email: uniformimadiversi@usicc.it
Monica Giorgi
Tel: 345 91.41.015
Email: monica.giorgi@usicc.it