MILANO, USIC: “TUTTI PROFESSORI DI INSEGUIMENTI”
Abbiamoappreso da una testata giornalistica le dichiarazioni dell’ex comandante della Polizia, Franco Gabrielli, secondo cui le modalità dell’inseguimento avvenuto a Milano sarebbero state errate. Gabrielli, inoltre, si è spinto a spiegare come si dovrebbe agire in situazioni simili. Di fronte a queste affermazioni, mi chiedo: quanti inseguimenti ha condotto personalmente Gabrielli? Quante volte si è messo al volante per garantire che chi non rispetta le regole venisse assicurato alla giustizia? La realtà del lavoro su strada è fatta di incognite e situazioni imprevedibili che possono essere comprese solo vivendo in prima persona tali esperienze. Commentare questi eventi con il distacco di chi guarda da lontano è come seguire una partita della Nazionale e improvvisarsi allenatori. È facile giudicare quando non si è coinvolti direttamente. Nonostante l’esito sfortunato, i colleghi hanno adempiuto al loro dovere. Purtroppo, quanto accaduto è già stato trasformato in un processo mediatico, dove chi indossa la divisa viene subito dipinto come pressapochista. È fondamentale ricordare che condurre un inseguimento di diversi chilometri, mettendo a rischio la propria vita per proteggere la collettività, non è paragonabile alla lettura delle sinossi di un rapporto: viverlo è tutt’altra cosa. Mi spiace, Signor Gabrielli, ma non si può giudicare chi lavora sulla strada senza aver mai provato quelle sensazioni, quell’adrenalina e quella responsabilità che si vivono solo quando si indossa una divisa e si è chiamati a servire in prima linea. Ci chiediamo se queste affermazioni le avrebbe fatte anche da Capo della Polizia oppure sono dovute all’attuale ruolo che occupa nel Comune di Milano”. Lo ha dichiarato Davide Satta, Segretario Generale Aggiunto Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).