MANOVRA, RETE SINDACALE MILITARE: “ANCORA PAROLE E POCHI FATTI, ANCHE DA QUESTO GOVERNO. ATTENDIAMO INTERVENTO CONCRETO”
"MANOVRA, RETE SINDACALE MILITARE: ANCORA PAROLE E POCHI FATTI, ANCHE DA QUESTO GOVERNO. ATTENDIAMO INTERVENTO CONCRETO”
"Registriamo sempre con particolare favore le generose espressioni di apprezzamento e vicinanza alle Forze armate e di Polizia militare e civile nonché agli operatori del Comparto, affermazioni proprie di ogni Governo salvo poi scoprire con una certa amarezza che solo sporadicamente ad esse seguono azioni concrete di vicinanza sostanziale sia alle Organizzazioni stesse in termini di risorse e mezzi nonché in termini giuridici, economici, contrattuali e previdenziali per gli operatori del settore. Speriamo che questa sia una di quelle situazioni in cui verranno invece anche concreti gesti di attenzione, pur consapevoli del momento particolare e senza voler esser considerati degli ‘egoisti’ nei confronti degli altri settori economici, dei lavoratori e delle famiglie, che al pari del nostro mondo meritano significativa attenzione da parte dell’Esecutivo”. È quanto scrive la Rete Sindacale Militare in una lettera indirizzata al ministro della Difesa, Guido Crosetto, a proposito della Manovra di bilancio 2024. Su due aspetti attendiamo sin da subito un concreto intervento del Governo - si legge - il contratto di lavoro del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico, è scaduto già nel 2021” e il finanziamento adeguato del Fondo della Previdenza ‘dedicata’ del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia militari e civili e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, istituito in maniera bipartisan con la Legge 234/2021 , art 1 comma 95, fondo che oggi contiene una dotazione di soli 20 milioni di euro per l'anno 2022, 40 milioni di euro per l'anno 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024, volumi finanziari assolutamente insufficienti alla bisogna”.