LIVORNO, USIC: “CARABINIERI VITTIME DI SOCIETÀ VIOLENTA E ABBANDONATI A LORO STESSI”
"LIVORNO, USIC: CARABINIERI VITTIME DI SOCIETÀ VIOLENTA E ABBANDONATI A LORO STESSI”
"L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) condanna ogni aggressione, sia essa gratuita che giustificata dagli avvenimenti. Per questo motivo si rivolge a tutto il personale in uniforme con la raccomandazione di operare con saggezza e serenità, al fine di evitare conseguenze spiacevoli per il proprio futuro. Nel caso di Livorno, l’Arma ha subito trasferito il collega per il solo fatto di doversi giustificare sull’accaduto. Ma le reali responsabilità vanno ricercate nelle condizioni con cui si pretende il lavoro dai carabinieri. Abbandonati a loro stessi da dirigenti il cui obiettivo è la carriera. Abbandonati alla loro iniziativa a tutela della sicurezza pubblica e senza attrezzature idonee. Ai moralisti e alla politica chiediamo se hanno minimamente contezza delle difficoltà con cui si chiede ad un carabiniere di operare. Due contro tutti, anche contro la stessa scala gerarchica che li abbandona e condanna al primo accadimento. Il carabiniere deve essere responsabile delle proprie azioni se messo nelle condizioni di esserlo, altrimenti i veri responsabili sono altri. Per questo e fin quando non ci saranno adeguati equipaggiamenti e corsi di formazione, noi diciamo ai carabinieri che l’azione sbagliata seppur a volte necessaria deve assolutamente essere evitata al fine della tutela personale”. Lo dichiara, in una nota, Antonio, Tarallo, Segretario Nazionale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic)."