DL SICUREZZA, USIC: “PERPLESSI SU FONDI PER TUTELA LEGALE FORZE DELL’ORDINE”
"L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri prende atto della recente decisione del Governo in merito al riconoscimento di un contributo a copertura delle spese legali per i militari coinvolti in procedimenti giudiziari nell'esercizio delle proprie funzioni. USIC esprime perplessità perché, se confermato che saranno 10mila euro a giudizio, si tratta di una cifra irrisoria e del tutto insufficiente. Non risponde concretamente alle reali necessità dei Carabinieri che si trovano a dover affrontare lunghe e complesse vicende giudiziarie per fatti legati al servizio. Basti pensare che, in molti casi, la sola imposta IVA sulla parcella dell’avvocato difensore può assorbire buona parte – se non l’intero importo – del contributo previsto. Invitiamo a riflettere sulle esperienze vissute da alcuni colleghi coinvolti in recenti casi di cronaca, i quali hanno già sostenuto spese ben superiori e dovranno affrontarne ancora altre fino alla conclusione dei procedimenti. Inoltre, permane una grave lacuna: l’esclusione del sostegno nella parte civile. Anche quando l’azione del Carabiniere è riconosciuta come legittima difesa, nulla impedisce ai familiari della persona deceduta di avviare un’azione civile per il risarcimento dei danni. In assenza di una copertura adeguata, il rischio economico ricade interamente sul militare. Per questi motivi, l’Unione Sindacale Italiana Carabinieri non può che esprimere perplessità su questo provvedimento. USIC continuerà a battersi per una tutela legale completa ed efficace per tutti i Carabinieri”. Così, in una nota, Antonio Tarallo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC)."