CARABINIERI, USIC: “COSTRETTI A PAGARE PER LAVORARE”
"È un paradosso che i Carabinieri, costretti per il loro servizio a utilizzare denaro contante per spese non tracciabili, si ritrovino a dover pagare tasse su questi importi, anziché essere rimborsati. L'introduzione dell'articolo 1 comma 81 della Legge di Bilancio, in vigore dal primo gennaio 2025, che modifica l'articolo 51 del TUIR rendendo imponibili tutte le spese non tracciabili, sta creando un onere inaspettato e ingiusto per i militari. La questione della retroattività, dovuta al ritardo nelle direttive applicative, aggrava ulteriormente la situazione, portando a tassazioni su spese già sostenute per il servizio. La richiesta di un intervento urgente del Governo per escludere le Forze dell'Ordine dall'applicazione di questa norma o in alternativa l'adozione di strumenti come carte prepagate per gestire le spese di servizio in modo tracciabile, appare una soluzione logica e necessaria per tutelare i diritti economici di chi svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza del Paese”. Lo dichiara, in una nota, Antonio Tarallo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC)."