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AL Signor Gen. C.A. Giovanni Nistri
Comandante Generale Arma Carabinieri


R O M A

Egr. Comandante
La neonata Unione Sindacale Italiana Carabinieri, nel presentarsi alla Sua attenzione quale Associazione nata per portare avanti non inutili battaglie ideologiche o di sistema, ma per rappresentare i diritti del personale in ogni forma consentita dalla Legge.

Per questi motivi, riteniamo che il confronto debba essere il giusto cammino per raggiungere le doverose soluzioni.

A tal proposito e nell'attesa di un futuro e proficuo incontro, ci permettiamo di rappresentarLe un problema che si verrà a creare dall'applicazione D. L.vo 95/2017 che può e deve trovare soluzione nei prossimi correttivi la cui delega scade il 30 settembre p.v., al fine di evitare inutili eventuali contenziosi tra il personale e l'Amministrazione.

L'art 45 comma 5, 6 e 10 del citato Decreto, riferendosi all'assegno ad personam, prevede che questi venga riassorbito da eventuali aumenti contrattuali.
Proviamo a fare un esempio al fine di evidenziare la portata gravissima del problema. Un ex Appuntato S. qs (par. 121), vince il concorso e viene reinquadrato V. Brigadiere (par. 117). In questo caso in virtù delle norme che prevedono la tutela del trattamento maturato, viene corrisposto un assegno ad personam per compensare la differenza economica. Ebbene nel prossimo futuro, sicuramente si dovrà portare a termine la fase contrattuale ed a questi colleghi, si rischia di non dare un centesimo di aumento perché ai sensi dell'art. 45 del D. L.vo 95/2017, gli aumenti vengono riassorbiti dall'assegno ad personam.

Se il problema non sarà risolto nei correttivi al riordino, rischiamo di portarlo avanti per molti e molti anni creando un grave danno economico a quel personale che pur avendo una importante anzianità di servizio, si mette in gioco per migliorarsi nel grado.
Infatti il problema riguarda le carriere apicali dei contrattualizzati e se pensiamo ai numeri importanti di colleghi che in questa fase transitoria e non, transiteranno nel ruolo superiore, ci renderemo conto del grave danno economico che gli infliggeremo. Praticamente resteranno senza contratto o parte di esso per molti anni.

Riteniamo altresì che la non rivisitazione nel senso richiesto dell'art 45 provochi anche una forte futura penalizzazione pensionistica, ricordando che la Legge 365/1995 prevede che la pensione si calcola in base alla contribuzione versata.

Egregio Comandante, crediamo che rappresentandoLe questo problema, non ci sia modo migliore per presentarci e per far conoscere il nostro modo di fare sindacato.

In attesa di un suo interessamento al fine di proporre in sede di tavolo Strategico e dei Capi di eliminare la parola "riassorbibile" dall'art. 45 del D.Lvo 95/2017 e pronti ad un eventuale confronto, le porgiamo i più cordiali saluti

Roma, li 07 agosto 2019

Unione Sindacale Italiana Carabinieri